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PDP e beFair il team di iorestoacasa.work

#iorestoacasa arriva sul TG1: i numeri di un successo nazionale

Il progetto di videoconferenza in software libero  “fatto con amore a Fabriano” conquista la ribalta sul TG1

Quando https://iorestoacasa.work/ è andato online, lo scorso 13 marzo, Luca Ferroni, Riccardo Serafini, Francesco Coppola e Dawid Węglarz erano certi si trattasse di un progetto valido:  ma che andasse così lontano, era difficile immaginarlo.

Partiti con i primi 2 server messi a disposizione dal loro network professionale di informatica beFair, i 4 membri del PDP Free Software User Group (la storica associazione di software libero fabrianese nata nel 2003) volevano offrire uno strumento di smart working e smart learning che fosse libero dai tanti problemi delle grandi piattaforme proprietarie.

https://iorestoacasa.work/ è intervenuto offrendo uno strumento di videoconferenza gratuito, rispettoso dei dati e della privacy, accessibile a tutti senza registrazione, realizzato con il software open source Jitsi Meet, facile da usare con qualsiasi dispositivo.

Dopo pochi giorni, sono arrivati i primi sostenitori, con nomi davvero importanti: il GARR, il consorzio che che gestisce le reti di comunicazione della ricerca e dell’Università italiane, e il CNR hanno sposato il progetto, e si sono uniti agli appassionati di software che stavano già dando una mano, portando la dotazione di server a 20.

Il tam tam è partito sui social e nelle mailing list, nei forum e nelle chat, ed è arrivato fino alle redazioni dei giornali: https://iorestoacasa.work/ è atterrato sulla sezione tech di Repubblica e su Radio 1, ed è stata promossa dal progetto DOORS, il progetto nazionale contro la povertà educativa di cui il PDP è parte, sul blog dell’Huffington Post. Il progetto è ospitato anche nella pagina nazionale di Solidarietà Digitale, il portale nazionale che raccoglie tutte le iniziative solidali a base tech lanciate in Italia.

E lo scorso 11 aprile, nell’edizione delle 20.00, iorestoacasa.work è arrivato sul TG1, il più importante TG nazionale.

iorestoacasa.work al TG1

Ed eccoci qui: il software libero, fatto con amore a #Fabriano, raccontato al Tg1.iorestoacasa.work : 150 tecnici da tutta Italia, 46 server, una community che parte da noi, da voi, da te e arriva fino al GARR, al CNR, alle università e alle imprese.Un modo per continuare a lavorare, a studiare, a vederci.Un modo per stare insieme e vincere la sfida.Grazie, a tutti voi! E ora, vi aspettiamo nella community, abbiamo un Paese da connettere! Buona Pasqua ?#smartwork #smartlearning #hopeaftercovid #isolatimanonsoli

Posted by PDP Free Software User Group on Saturday, 11 April 2020

 

In soli 15 giorni, https://iorestoacasa.work/ ha raggiunto i 46 server, gestiti grazie all’intervento spontaneo di oltre 150 tecnici, una community fisica e virtuale che è estesa a tutta Italia e che include, oltre a PDP, beFair, GARR e CNR, anche UNICAM, aziende importanti come Lepida, Seeweb, Unidata, l’ente ospedaliero Ospedali Galliera di Genova, e tantissimi esperti di software libero

Sono anche 600 ogni ora gli utenti connessi alla piattaforma per lavorare, studiare o anche solo poter sentire e vedere i propri cari in sicurezza: solo negli ultimi 15 giorni, la piattaforma ha accumulato 20.300 videochiamate e 6.000 ore di videoconferenza. Sono stati implementati nuovi strumenti, come Multiparty Meeting, e ci sono 200 Gbps simmetrici a disposizione di tutti quelli che sono “sconnessi” o in difficoltà.

iorestoacasa.work smart working smart learning videoconferenza di PDP Fabriano
15 giorni di lavoro su iorestoacasa.work, in una infografica del GARR

Un successo “fatto con amore a Fabriano”, e che può essere (e vuole essere) uno strumento democratico, nelle finalità come nella sua crescita: una community digitale al servizio della comunità reale, in un Paese in cui ancora  un terzo degli studenti che ora devono fare didattica online non ha un PC o un tablet in casa.

Segui la Rassegna Stampa di iorestoacasa.work

iorestoacasa.work: anche il GARR e il CNR sostengono il progetto

Gli enti di ricerca donano i loro server per la soluzione di smart working / smart learning del PDP e di beFair: in pochi giorni già 200 utenti

 

Negli scorsi giorni, il PDP Free Software User Group di Fabriano, che dal 2003 promuove il software libero a Fabriano, in collaborazione con il network professional beFair ha lanciato https://iorestoacasa.work, un servizio gratuito e accessibile da tutti, interamente basato sul software libero, che permette di gestire videoconferenze senza doversi registrare e senza dover scaricare nessun programma proprietario.

A lanciare il progetto, un team di sviluppatori tutto fabrianese, composto da Luca Ferroni, Riccardo Serafini, Francesco Coppola e Dawid Weglarz, che ha lavorato su Jitsi Meet, un software open source per fare videochiamate.

E a sostenere l’impegno del PDP e di beFair è arrivato un riconoscimento di livello nazionale: adesione all’iniziativa è arrivata dal GARR, la rete telematica italiana ad altissima velocità dedicata al mondo dell’istruzione e della ricerca che include, sotto l’egida dei Ministeri dell’Istruzione e dell’Università e della Ricerca, CNR, ENEA, INFN e Fondazione CRUI, in rappresentanza delle università italiane.

“GARR dispone già di servizi di videoconferenza che mette a disposizione della comunità dell’istruzione e della ricerca”, ha dichiarato Massimo Carboni, CTO della rete GARR, “aderendo a questo progetto intendiamo ampliare la platea degli utilizzatori avvicinandoci in particolare alle scuole che hanno attualmente minori risorse. In questo modo possiamo offrire una soluzione semplice da usare con una normale connessione ad Internet”.

 

Il GARR ha subito offerto un proprio server, open.meet.garr.it, e coinvolto gli enti della sua comunità, e subito è arrivata un’altra importantissima adesione come quella del CNR, che ha messo a disposizione di iorestoacasa.work le risorse dell’Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale (IMAA).

 

L’aiuto del GARR e del CNR è una spinta importantissima per questo progetto nato dal basso, e che vuole essere allo stesso tempo aiuto alla collettività, e anche un impegno collettivo.

 

In pochi giorni, infatti, iorestoacasa.work ha riscosso una grande adesione: tra imprese, studenti, gruppi di lavoro, e anche singoli che volevano condividere un momento con amici o parenti, si sono superati i 200 utenti e i 18 server

Il progetto è stato anche presentato in due webinar del Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio delle Marche, dedicati allo smart working e a cui hanno partecipato più di 100 imprese.

E’ fondamentale continuare a coinvolgere Istituzioni o Provider Internet che mettano a disposizione data center, o enti no profit che possano contributo all’acquisto di nuovi server, per estendere e potenziare questo servizio.

Per restare aggiornati sul progetto iorestoacasa.work, è possibile iscriversi al canale Telegram dedicato: https://t.me/iorestoacasaworknews.

Il progetto di IoRestoACasa.work è arrivato anche su Repubblica, con un articolo di Arturo di Corinto, e su Radio Rai 1, con un intervista a Massimo Carboni del GARR!

Leggi l’articolo di Repubblica su IoRestoACasa.work

Ascolta l’intervista a Massimo Carboni su Radio 1

“iorestoacasa.work”: lo smart work parla fabrianese

Il software libero per favorire il “lavoro agile” e rispondere all’emergenza coronavirus: un progetto made in Fabriano

Il covid19 ci obbliga a stare a casa, ma non a smettere di lavorare, di studiare, di socializzare: sono tante le scuole, gli enti e le aziende, e perfino gli eventi, che stanno sfruttando le opportunità del digitale per continuare a funzionare da remoto, con software di project management, videoconferenze, cloud. Gli strumenti per lo smart working e lo smart learning sono molti, ma tante sono anche le aziende, scuole ed associazioni che non si sono riuscite ad organizzare in tempo.

In loro aiuto, ecco un progetto gratuito e accessibile da tutti, sviluppato da un team tutto fabrianese:  anche questa volta, la collaborazione tra l’azienda beFair e l’associazione PDP Free Software User Group, che da anni promuovono la diffusione del software libero nel nostro territorio, ha permesso di sviluppare un prodotto socialmente utile e importante anche per le imprese.

Un team di sviluppatori composto da Luca Ferroni, Riccardo Serafini, Francesco Coppola e Dawid Weglarz, si è quindi rimboccato le maniche, mettendo a disposizione server pubblici di Jitsi Meet, un software open source per fare videochiamate.

Lo strumento creato dai tre si chiama  https://iorestoacasa.work, e permette di gestire videoconferenze senza doversi registrare e senza dover scaricare nessun programma proprietario: è sufficiente scegliere dalla tabella dei server disponibili quello con meno persone collegate, creare una stanza con un nome unico e poi condividere il link a colleghi, studenti, amici, per continuare a sentirsi anche da lontano. 

Si può anche mettere una password da condividere con i propri amici/colleghi/studenti, il tutto avviene senza la necessità di crearsi un account, con un’attenzione importante alla privacy e alla tutela dei dati personali.

“iorestoacasa.work” è un aiuto alla collettività, ma anche un impegno collettivo: grazie all’azienda beFair, sono disponibili già due server, ma è già partito un tam tam presso gruppi di software libero, aziende e “smanettoni” per aggiungerne altri e potenziare sempre di più il servizio. L’auspicio è che si coinvolgano in prima persona Istituzioni o Provider Internet che mettano a disposizione data center, o enti no profit che possano contributo all’acquisto di nuovi server.

Per offrire un server, è possibile collegarsi al link https://iorestoacasa.work, leggere la sezione “Voglio contribuire!” e contattare i promotori per aggiungere il proprio server Jitsi alla lista, offrendo così maggiori possibilità di smart working e smart learning.

Il team di progetto hanno pensato che fosse importante offrire una soluzione basata su un approccio di “community”,  per avvicinare beneficiari, tecnici, istituzioni e fornitori di servizio: oggi più che mai, restando a casa, dobbiamo fare rete e fare squadra online come forse troppe volte non riesce nella vita di tutti i giorni.

Il PDP è impegnato in questi mesi nel progetto DOORS, un’iniziativa nazionale che coinvolge associazioni ed enti da Torino e Milano fino alla Calabria, coordinata da CIES Onlus e finanziata dalla fondazione Con i Bambini: DOORS opera nelle scuole e nella società per promuovere nuovi modelli di apprendimento, con il ricorso all’arte, alla scienza e alla tecnologia.

Contribuire alla diffusione e all’evoluzione dello smart learning e dello smart working è una spinta in più verso un modello di società, di economia, di cultura fondato sulla condivisione e sulla creatività.