Dal 6 maggio all’UNIVPM – Corso gratuito per manutentori pacchetti Debian GNU/Linux

Annunciamo con piacere che dal 6 maggio all’Università Politecnica delle Marche si terrà un corso gratuito di 3 lezioni (almeno, in realtà ne è già in preparazione una quarta 🙂 ) per facilitare il percorso per diventare manutentori dei pacchetti Debian GNU/Linux (Debian Maintainer).

Per iscrizioni scrivere a Gianoberto del Gulliver <giano.giampieri@gmail.com>

Locandina del corso
Per iscrizioni scrivere a Gianoberto del Gulliver <giano.giampieri@gmail.com>

Il corso è tenuto da Andrea Colangelo, Debian Developer che illustrerà:

  • Nascita, evoluzione, comunità e licenze del sistema e del percorso Debian;
  • Strumenti di sviluppo, servizi, archivi, introduzione al bug tracking e al packaging;
  • Bug fixing e packaging

Il corso è organizzato coralmente da:

Informazioni correlate tratte da http://www.debian.org

Cosa è Debian GNU/Linux

Debian è un sistema operativo (OS) libero per il tuo computer. Un sistema operativo è l’insieme dei programmi di base ed utilità che fanno funzionare il tuo computer.

Debian fornisce più di un semplice OS: viene distribuito con oltre 37500 pacchetti, programmi già compilati e impacchettati in modo tale da permettere installazioni facili sulla tua macchina. Per saperne di più…

Come contribuire a Debian

Contribuire. Se si è interessati alla cura di pacchetti, si dovrebbe dare un’occhiata alla nostra lista Work-Needing and Prospective Packages per vedere quali pacchetti richiedono manutentori. Farsi carico dei pacchetti abbandonati da altri è il modo migliore per iniziare a fare il manutentore – ciò infatti, non solo aiuta Debian a mantenere bene i pacchetti, ma permette anche di imparare dal manutentore precedente.

Si può contribuire a Debian anche scrivendo della documentazione, facendo la manutenzione del sito web, traducendo (i18n & l10n), facendo pubblicità, dando supporto legale oppure in altri ruoli all’interno della comunità Debian. Il sito del nostro Controllo Qualità elenca altre possibilità ancora.

Non è necessario essere uno sviluppatore Debian ufficiale per eseguire questi compiti. Gli attuali sviluppatori possono agire come sponsor ed integrare il tuo lavoro nel progetto. Solitamente è meglio cercare uno sviluppatore che si occupa dello stesso ambito e che è interessato a ciò che avete fatto.

Infine, Debian è composto di svariati team di sviluppatori che lavorano insieme ad obiettivi comuni. Chiunque, sia esso uno sviluppatore Debian ufficiale oppure no, può entrare a far parte di un team. Lavorare insieme in un team è un modo eccellente per fare esperienza prima di iniziare il New Member process oltre ad essere uno dei modi migliori per trovare sponsor per i propri pacchetti. Dunque, trova un team che si adatti ai tuoi interessi ed entra subito a farne parte.

Entrare a far parte del progetto Dopo aver contribuito per un po’ di tempo e quando si è sicuri del proprio coinvolgimento nel progetto Debian, si può partecipare a Debian con un ruolo più ufficiale. Esistono due diversi ruoli attraverso i quali puoi aderire a Debian:

  • Debian Maintainer (DM): rappresenta il primo passo, consente di caricare autonomamente nell’archivio Debian i propri pacchetti nell’archivio Debian.
  • Debian Developer (DD): il ruolo tradizionale e più completo in Debian. Un DD può caricare qualsiasi pacchetto e partecipare alle elezioni in Debian. Prima di poter candidarsi come DD è necessario essere stati DM per almeno sei mesi.

Nonostante il fatto che molti dei diritti e delle responsabilità di un DM e di un DD sono identici, attualmente ci sono due processi indipendenti per candidarsi a l’uno o l’altro ruolo. Si veda la pagina wiki Manutentore Debian per dettagli su come diventare un manutentore Debian. E si veda invece la pagina angolo del Nuovo Membro per capire come fare domanda per lo stato di sviluppatore ufficiale.

Va notato che durante molta della storia di Debian, il ruolo dello sviluppatore è stato l’unico ruolo, (il ruolo del manutentore Debian è stato introdotto il 5 agosto 2007). Ciò spiega perché si vede il termine “manutentore” utilizzato in senso storico laddove invece sarebbe più corretto usare il termine sviluppatore Debian. Ad esempio, il processo di candidatura per diventare uno sviluppatore Debian era un tempo conosciuto come processo per “Nuovo Manutentore Debian” fino al 2011 quando è stato rinominato processo per “Nuovo Membro Debian”.

A prescindere dal ruolo per il quale ci si decide di candidare, è necessario avere familiarità con le procedure del progetto Debian, quindi si raccomanda la lettura di Debian Policy e di Developer’s Reference prima di formalizzare la domanda.

Oltre a molti sviluppatori, ci sono parecchie aree nelle quali si può dare una mano, compreso il test, la documentazione, il porting, le donazioni di denaro e l’uso di macchine per lo sviluppo e la connettività. Siamo anche alla ricerca perenne di mirror in alcune parti del mondo.

I gruppi di Software Libero marchigiani cenano alla Città della Luce di Ripe (AN)

Comunità.

É la parola che descrive la serata appena trascorsa. Ecco come il FLOSS Marche, la rete dei gruppi locali di Software Libero delle Marche, arriva il 28 novembre 2013 con le sue cene itineranti a La Città della Luce.

La città della Luce è una comunità che nasce nel 1996 a Genova, quando un gruppo di studenti di Reiki, entusiasti di ciò che questo metodo sta portando nella loro vita, decidono di fondare il Centro Reiki, un’Associazione Culturale che si pone come obiettivo statutario l’insegnamento, la pratica e la divulgazione di tale disciplina. Trovano una sede ed è l’inizio della Comunità. Col passare degli anni la comunità è cresciuta, al 2013 è composta da venticinque membri residenti e da una decina di ragazzi e ragazze che collaborano, studiano e
frequentano le attività proposte dall’Associazione. Tra le attività vi è spazio anche per l’Informatica Consapevole, che ha come massima espressione ovviamente il mondo del Software Libero e il diffuso sistema operativo GNU/Linux.

Ed è proprio qui che le due realtà si incontrano. In un ambiente permeato di senso di comunità, di aiuto e rispetto reciproco che ha avuto luogo la cena itinerante di novembre del gruppo FLOSS Marche: la rete dei gruppi marchigiani di Software Libero ha infatti da un anno lanciato questa attività per passare gradevoli serate senza gravare su impegni organizzativi, con il semplice obiettivo di conoscersi reciprocamente e visitare i luoghi di origine di ogni gruppo.

Ogni associazione ha inoltre avuto modo di condividere i propri passi già fatti in questa direzione, consapevoli di non volersi fermare qua, ma sostenendosi reciprocamente.

Le cene itineranti del FLOSS Marche continueranno a Macerata venerdì 20 dicembre, aperte a chiunque voglia partecipare, anche se non iscritto ad alcuna associazione, e a chi volesse passare una serata in “buona” compagnia e condividere idee o conoscere persone con cui fare qualche passo insieme per la diffusione del software libero e delle sue ragioni etiche ed economiche.

Chiunque può seguire il FLOSS Marche attraverso la mailing-list http://groups.google.com/group/floss_marche,
oppure può collegarsi attraverso le associazioni per il Software Libero nella propria zona (lista all’indirizzo
http://www.flossmarche.org/wiki/index.php?title=ChiSiamo#ILUGeFSUG nelle Marche); invece per approfondire la realtà di La Città della Luce, la comunità ha organizzato un OPEN DAY CELELEBRATION il 20/21/22 Dicembre 2013 (http://www.lacittadellaluce.org).

Cena del FLOSS Marche alla Città della Luce

Grazie a Giulia per l’articolo, a Luca per la revisione, a Silvio per l’ospitalità e la visita alla struttura della Città della Luce, ad Antonio per fungere da referente e mettere insieme i pezzi per queste cene 🙂

Mini approfondimento FLOSS, Software Libero e PDP (tratto dal sito beFair)

Riportiamo di seguito un estratto dall’appendice di questo stesso articolo pubblicato nel sito befair.it, perché lo riteniamo un piccolo approfondimento utile con cui tra l’altro siamo anche in condivisione di opinione.

FLOSS è l’acronimo di Free Libre Open Source Software (a volte usato nella forma FOSS) ed è un termine nato per indicare insieme Software Libero ed Open Source. Essi si riferiscono nella pratica una medesima tipologia di programmi (software) per elaboratori basati su determinate caratteristiche, ma differiscono per le motivazioni, le prospettive, le modalità e il target di promozione delle stesse. Per ulteriori approfondimenti:

Il PDP è un FSUG (un Free Software User Group = gruppo utenti di Software Libero) e, analogamente a beFair, predilige il termine Software Libero perché ritiene più importante oggi perseguire l’obiettivo della libertà e il rispetto di ogni individuo. Condivide che la tutela di questi aspetti continueranno a portare, in modo sempre migliore, risultati concreti ed economici. E, cosa molto importante, di un’economia sostenibile da ogni punto di vista, ossia dal punto di vista della sensibilità di ognuno. Pur riconoscendo l’efficacia nell’appetibilità del termine “open source” nell’ambito della produzione e diffusione delle soluzioni, concordiamo con la posizione di Richard Stallman: “Perché l’“Open Source” manca l’obiettivo del Software Libero”

Linux Day: grazie a tutti!

Grazie al Liceo Scientifico V.Volterra che ha ospitato l’evento fabrianese del Linux Day 2013, la XIV giornata nazionale per la promozione del sistema GNU/Linux e del Software Libero con tema “Innovazione di tutti e per tutti”.
Grazie ai 100 ragazzi del Liceo stesso, dell’ITIS, dell’ITCG che hanno partecipato con attenzione alla mattinata.
Grazie a Lorenzo per aver suonato la nostra batteria elettronica fatta di POMODORI, ZUCCHINE e BANANE(!) Grazie a Martina e Sara che ci hanno prestato la loro voce leggendo 2 brani.
Grazie a David e ad Alex che non hanno esitato troppo ad intervenire alle domande.
Grazie al Sindaco che ha portato i suoi tradizionali e consapevoli saluti in apertura della manifestazione.
Grazie per aver espresso il rinnovato sostegno al Software Libero per la città evidenziando, di contro, i problemi legati all’adozione di software proprietario nella Pubblica Amministrazione.
Sono stati menzionati i problemi relativi ai costi delle licenze di software proprietario, e al cosiddetto lock-in (“ammanettamento”/vincoli imposti) da parte delle aziende che non rendono indipendente l’ente nelle tecnologie, nei formati, e nei servizi di manutenzione.
Grazie a chi è venuto nel pomeriggio a partecipare ai nostri laboratori di grafica 3D, musica, reti, lavagne multimediali interattive, esperimenti di elettronica e robotica.
Durante la giornata abbiamo parlato delle basi del Software Libero, della filosofia GNU su cui si fonda, dei vantaggi nella libertà tecnologica.
Abbiamo evidenziato alcune applicazioni (Firefox, VLC, …), abbiamo dimostrato l’installazione del sistema GNU/Linux Ubuntu.
Se dopo 11 anni (dal 2003 a Fabriano) siamo ancora qui a promuovere lo spirito e gli strumenti del Software Libero, non lo facciamo per promuovere un prodotto, né tantomeno perché siamo geni dell’informatica, ma per condividere l’entusiasmo per la conoscenza, per mostrare che il modo migliore per affrontare i problemi è inventarsi le soluzioni, e, per quel che possiamo, infondere speranza soprattutto nei ragazzi, cercando di tramettere che il “think different” appartiene ad ognuno di noi, non solo a blasonate software house che ne hanno fatto motivo per avvicinare nuovi adepti.
In questo critico contesto storico e cittadino ci teniamo ad evidenziare, senza presunzione, che chi di noi si occupa di Software Libero per lavoro non ha ad oggi alcun problema di occupazione.
Al termine di questo Linux Day, possiamo quindi ritenerci più che soddisfatti, dare il benvenuto ai 6 nuovi iscritti e invitarvi a seguirci tramite la nostra mailing-list, il nostro sito e i “social” (per quanto non li amiamo).
Anche se l’esperienza è al solito unica e irripetibile, appena avremo rielaborato i video li pubblicheremo nel nostro canale YouTube.
Grazie
PDP Free Software User Group – il gruppo di utenti di Software Libero di Fabriano