Oggetto: PDP (membro di RAGA10) – Posizione dei candidati locali sul Software Libero
Gent.ma/o candidata/o Sindaco della nostra amata città di Fabriano,
la contattiamo a nome del PDP Free Software User Group, l’associazione che promuove il Software Libero [1][2] a Fabriano come bene per tutti i cittadini, per rafforzare l’economia, la competitività e l’indipendenza tecnologica, oltre che per fondamentali motivazioni etiche e culturali.
L’associazione gradirebbe quindi sapere se Lei, in quanto candidato Sindaco e la/e sua/e lista/e siete a conoscenza della tematica e qual’è la Vostra posizione.
Chiediamo inoltre quali punti del Vostro programma riguardano l’introduzione del Software Libero nel Comune e nelle scuole del distretto scolastico (dando così seguito alla delibera del consiglio comunale del 18 novembre 2010), e le modalità di introduzione che intendete attuare.
In ultimo Le facciamo presente che il PDP Free Software User Group partecipa alla campagna nazionale Caro candidato in cui è richiesto ai candidati Sindaco di firmare il Patto per il Software Libero e Le chiediamo se intende prendere questa posizione in merito.
Per rispondere alla presente lettera aperta può commentarla direttamente su questo stesso blog, oppure inviarci una mail a info@pdp.linux.it, o ancora inviare lettera cartacea a Mario Taddei, Vicolo Balbo n. 16, 60044 Fabriano.
Le risposte verranno in ogni caso rese pubbliche in concumitanza con la pubblicazione di un articolo che sintetizzi il quadro generale della Sua posizione e delle/degli altre/i candidate/i Sindaco, entro fine aprile sul sito del PDP Free Software User Group.
Per questo La preghiamo di inviare la risposta entro e non oltre martedì 17 aprile.
Per ulteriori informazioni può contattare il gruppo all’indirizzo info@pdp.linux.it oppure telefonicamente Luca Ferroni al numero 3289639660
La ringraziamo per la cortese attenzione e le porgiamo cordiali saluti
Fabriano, 3 aprile 2012
appartenente a RAGA10 – Rete Associazioni Giovanili Ambito 10
NOTA: i riferimenti informativi per il Software Libero sono documenti realizzati dal PDP Free Software User Group e altri volontari del movimento del Software Libero in Italia coordinati da Luca Ferroni (fabrianese appartenente del PDP):
- [1] Vademecum per il software libero – 20000 copie: http://www.linux.it/Vademecum
- [2] Dossier Scuola: liberi di imparare – 10000 copie: http://www.dossierscuola.it/wiki/DossierScuola_Sezione1
sottoscrivo gli impegni per la diffusione e lo sviluppo del software libero come avevo già fatto.
Allego quì uno dei capisaldi del programma elettorale che voglio far diventare progetto amministrativo per la Città:
Linuxlandia: Fabriano città del software libero e delle innovazioni informatiche legate in particolare alla domotica, quindi tecnologia a favore del cittadino e dell’industria. Aprire spazi di ospitalità, utilizzando contenitori urbani e/o capannoni inutilizzati a giovani programmatori che lavorano alla creazione di programmi e applicazioni da legare allo sviluppo, al fine di rendere gli operatori e le aziende liberi dalla “schiavitù” delle licenze.
Intraprendere una politica di lavoro per una città “2.0”: utilizzare il web per la promozione e la creazione di nuovi impieghi, e avviare un miglioramento al territorio. Applicare al trasporto pubblico locale, tutte le innovazioni della tecnologia, al fine di renderlo efficiente ed accessibile, soprattutto dagli adolescenti
Ciao.
Sono davanti alla pagina bianca di Thunderbird e penso a cosa dovrei scrivere per rispondere alla lettera aperta del PDP.
Mi viene un po’ da sorridere.
Bhé, intanto che, come sempre, sono in ritardo, visto che il tempo di risposta è scaduto da 2 giorni.
Mi scuso.Ma più di tutto mi chiedo: “dovrei dire qualcosa in particolare?”.
E nell’iniziare a scrivere mi sento ridicolo.
Però ci devo riuscire. In copia c’è anche il nostro candidato sindaco.
Dalle nostre parti “ognuno vale uno”: rispondo a nome suo e degli altri candidati perché abbiamo condiviso le nostre idee e siamo allineati su ideali e proposte.
Di tutte le cose che vorrei scrivere, ne cito 3, che secondo me, sono molto importanti.
Una come socio del PDP:
* la /moda elettorale/ (passatemi il termine) del Software Libero ha contagiato molti partiti e finte liste civiche in lizza per queste elezioni.
Questo è un bene per la nostra attività di Associazione. Infatti, a prescindere da chi andrà a dirigere il Consiglio, potremo chiedere conto delle promesse fatte visto che (praticamente) tutti propongono il tema del S.L.
e due come candidato del Movimento 5 Stelle:
* a differenza dei programmi degli altri candidati sindaco, il nostro è l’unico che avanza una serie di proposte concrete.
Le proposte di cui sono orgoglioso di aver inserito in un programma per il futuro della mia città sono chiare e (a volte fin troppo) dettagliate.
Non uno spot, ma idee concrete.
Non solo: potete contribuire anche voi, iscrivendovi al wiki (wiki.fabriano5stelle.it) del Movimento(neanche a dirlo, è un dokuwiki ): è aperto a tutti, soprattutto agli esperti come voi/noi;
* noi siamo gli unici che, al ballottaggio, non si apparenteranno connessun partito e nessuna lista.
Sembra una cosa che non c’entra niente con il S.L., invece c’entra, eccome. Niente trucchetti o giochi di poltrone per la nostra lista civica. Questa è una garanzia: non dovremo barattare le nostre idee con altre proposte non condivisibili.
E’ importantissimo: infatti è possibile che il tema del Software Libero, o magari le promesse sul rispetto dell’ambiente, o dello stop alla cementificazione selvaggia, vengano barattate nel futuro Consiglio Comunale, per fare un parcheggio o un inceneritore.
Questo noi non possiamo permetterlo: chiediamo il voto e la fiducia ai cittadini anche sulla nostra coerenza: il contenuto del nostro programma non è una promessa che poi potremmo non riuscire a rispettare, ma un impegno con tutti i cittadini, e non svendibile.
Questo, oltre a mille promesse, vale ben più di un punto in un programma.
E ora passiamo al pratico.
Le proposte contenute nel nostro programma, oltre al Software Libero,includono l’adozione di formati e standard aperti e propongono anche l’informatica libera come cultura.
Questi gli estratti.
Le nostre proposte tecnologiche
4.23 Condivisione di mappe, materiale multimediale e altri prodotti intellettuali realizzati con i soldi dei cittadini tramite licenze d’autore Creative Commons.
4.24 Obbligo per l’amministrazione di utilizzare esclusivamente standard e formati aperti per la produzione, diffusione e pubblicazione degli atti amministrativi.
4.25 Realizzare una vera trasparenza/condivisione di tutti i dati pubblici, aderendo al programma OpenData di dati.gov.it.
4.26 Diffusione di punti Wi-Fi gratuiti nell’area del centro storico e delle strutture a servizio pubblico (scuole, biblioteche, musei, …) per una copertura completa, nel rispetto delle normative sulle onde elettromagnetiche.
4.27 Promozione di corsi d’informatizzazione.
Si favorirà la costituzione di gruppi di incontro su base volontaria, coinvolgendo le associazioni culturali, dove esperti e semplici cittadini possano “fare” cultura informatica.
Free, Libre, Open Source Software: pagare professionisti e non licenze software L’utilizzo di Software Libero, noto anche come Open Source o FLOSS, porta numerosi miglioramenti di carattere culturale ed economico. Pianificare un passaggio progressivo da sistemi proprietari a sistemi liberi è un modo per incentivare l’economia locale, risparmiare in aggiornamenti hardware, gestire direttamente problemi di sicurezza, salvaguardare la disponibilità dei dati nel tempo, ottenere l’indipendenza dai fornitori.
Acquistando e pagando licenze di software proprietario con i soldi dei cittadini non si acquista un bene, bensì solo la possibilità di utilizzare un programma sotto particolari condizioni.
Il Software Libero, al contrario, è un bene pubblico: può essere utilizzato per ogni scopo, migliorato, verificato, adattato alle proprie esigenze e condiviso con cittadini e altre Pubbliche Amministrazioni.
Le nostre proposte:
4.78 Realizzare progetti coordinati per le scuole di base e superiori del territorio per agevolare e diffondere l’utilizzo di Software Libero per le attività didattiche, incluse aule di informatica e laboratori; incentivare la diffusione di lavagne luminose interattive a basso costo.
4.79 Costituire appositi gruppi di “selezionatori” i quali, in conformità con quanto proposto per la tutela ambientale, provvedano al ritiro e alla ricollocazione di specifici materiali informatici (trashware).
Le case e soprattutto gli uffici si stanno riempiendo di computer e altri dispositivi più o meno funzionanti, ma difficilmente smaltibili.
I gruppi di lavoro citati avrebbero il compito di riassemblare e ricollocare il materiale funzionante (presso scuole, asili, ospedali, ospizi, uffici pubblici, associazioni, …) e destinare al corretto smaltimento la restante parte.
4.80 Pubblicazione con licenza libera del software realizzato per conto del Comune dai dipendenti.
4.81 Graduale passaggio al Software Libero per tutta l’amministrazione:
* effettuare uno studio dello stato attuale delle licenze software in uso nel Comune, dei costi di aggiornamento, manutenzione e rinnovo del parco hardware e software negli ultimi 10 anni
* mettere in atto uno piano per svincolare i software proprietari da altri sistemi proprietari (office interoperation)
* pianificare una migrazione progressiva, a partire dal software operativo di base per tutti i sistemi client/desktop:
* acquisto di nuovo software amministrativo solo se i dati vengono salvati in un formato aperto, e documentato
* acquisto di nuovo software amministrativo solo se rilasciato con licenza libera
* pianificare con largo anticipo l’acquisto di applicativi di tipo amministrativo (protocollo, anagrafe, gestione documentale, …) e, se non fosse possibile avere offerte in licenza libera, richiedere preventivi per lo sviluppo di una nuova piattaforma libera sviluppata da professionisti e valutarne il rapporto costi/beneficinel breve, medio e lungo periodo
4.82 Pianificare la graduale migrazione dei sistemi server.
4.83 Prevedere l’inserimento di una figura professionale di informatico/programmatore/sistemista di provata capacità e che abbia partecipato a progetti di Software Libero per lo sviluppo, l’adattamentoe l’interoperatività di software oggi utilizzato e futuro.
4.84 Promuovere ed appoggiare l’adozione di una legge regionale per la promozione del Software Libero (proposta dal consigliere Altomeni e già elaborata).
Saluti a tutti e…W il Software Libero in Comune e nella scuola!”
SEL
In quanto giovane candidato che fonda le basi della propria politica sul concetto del “bene comune” l’argomento del software libero non può non essere un importante parte del nostro programma.
La nostra intenzione è quella di introdurlo in maniera importante nell’amministrazione comunale e nelle scuole del distretto scolastico della nostra città.
Questa è la parte del programma che vi fa riferimento:
…Per questo motivo riteniamo che per una reale ripresa del mercato del lavoro a Fabriano è necessario: semplificare e togliere l’eccessiva burocrazia dell’amministrazione comunale, una reingegnerizzazione della macchina comunale in ottica di efficacia e trasparenza, in modo da rendere più semplice il percorso verso l’apertura di nuove attività.
Proponiamo inoltre che gli uffici pubblici si dotino immediatamente del software libero, considerando la stessa produzione immateriale un bene comune da preservare e non finanziando multinazionali che fanno della proprietà intellettuale esclusivamente un veicolo di profitto;
IDV:
“Al PDP Free Software User Group di Fabriano”
Amici del PDP, mi chiamo Danilo Meca e sono candidato consigliere alle amministrative 2012 del Comune di Fabriano nelle liste dell’Italia dei Valori (IDV).
Raccolgo con piacere il vostro invito, che, fra l’altro, fa seguito ad un mio precedente contatto con Luca Ferroni.
In realtà, visto che anch’io sono stato per un certo periodo membro della vostra associazione, penso che l’esperienza positiva del “Dossier Scuola” sia l’anticamera di un utilizzo sempre più massiccio e proficuo nell’ambito deglienti pubblici, delle pubbliche amministrazioni e di tutte quelle strutture gestite con denaro pubblico.
Se è vero che il “Codice dell’Amministrazione Digitale” porta con sè la necessità di accresciute competenze tecniche oltre che di un approccio orizzontale fra Pubblica Amministrazione ed utenti, è vero anche che nei prossimi anni l’utilizzo ottimale e sempre più diffuso di software e reti sarà possibile solo se rapportato a criteri di economicità, accessibilità, comprensione dei meccanismi, integrazione delle informazioni, sicurezza e rispetto dei diritti e delle libertà degli utenti.
Tenuto conto delle opinioni positive verso il software libero e dell’interesse profondo del mio partito verso le politiche di progressiva riduzione delle spese dell’amministrazione comunale, insieme all’attenzione verso tutto ciò che possa coinvolgere i cittadini, rendendoli partecipi, proseguendo così una linea già seguita nella precedente legislatura; visto che già da molto tempo l’IDV locale e nazionale usa la rete come strumento non solo d’informazione, ma anchee soprattutto di condivisione ed elaborazione di proposte e programmi, facendone uno strumento di democrazia diretta e di esercizio della libertà di opinione degli individui, ho incluso nel mio programma, incentrato sull’innovazione, l’intenzione di dar seguito alla delibera n°184 approvata con voto unanime nella seduta consiliare del 18/11/2010.
Ritengo che il punto principale da cui partire sarà un’attenta valutazione delle spese che l’ente comunale sostiene nel settore informatico per licenze software, interventi di manutenzione, ecc…
Sarà fondamentale anche sapere se per la migrazione verso il software libero si potrà accedere a fondi e finanziamenti europei, statali e regionali.
Si dovrebbe quindi coinvolgere, come già specificato nella delibera n°184/2010, il PDP, quale associazione software libero di Fabriano, nella valutazione del valore aggiunto di questo passaggio e nella stesura di un piano di fattibilità sull’introduzione progressiva di software libero nel Comune, per poi passare alla pianificazione.
Sarà importante scegliere attentamente quali pacchetti software acquistare ed utilizzare negli uffici, che rispettino in pieno tutte le esigenze di sicurezza dei dati e di riservatezza e valutare la componente costo del prodotto/assistenza fornita e dei necessari corsi di formazione sull’uso del software libero per la riqualificazione del personale.
La sicurezza, ma anche la dinamicità di questo progetto sarà garantita dal fatto che la progressiva migrazione verso il software libero dovrà essere costantemente monitorata da un gruppo di supporto, ricerca e sperimentazioneche sia in grado di allargarne sempre più l’impiego e la fidelizzazione (attraverso iniziative varie), di trovare di volta in volta soluzioni economicamente sempre più convenienti per il Comune e tecnicamente sempre più affidabili, stabili e possibilmente semplici, di elaborare e creare programmi liberi e dedicati che diano un contributo nuovo ed economicamente vantaggioso a tutti i vari settori di una pubblica amministrazione (penso, fra le altre cose che ho in mente, al singolare impiego a cui potrebbe essere destinato il software libero per venire incontro ad esigenze che possano richiedere soluzioni tecnicamente avanzate, per esempio nei piani urbani del traffico,ecc…).
Tutto ciò dovrà avvenire cercando di contribuire al raggiungimento di due importanti obiettivi per il nostro territorio:
1) la riduzione delle spese per poter poi reinvestire le risorse soprattutto nel sociale e nei servizi;
2) la creazione di nuova occupazione attraverso le dinamiche che potranno scaturire da questo passaggio al software libero.
Nel ringraziarvi per l’ospitalità e scusandomi per la prolissità, vorrei chiudere questo mio intervento con una frase di John Stuart Mill che mi dal’idea di quanto questa nostra comunità abbia bisogno di un risveglio d’idee creative e di innovazione:
“La fatale tendenza dell’umanità di smettere di pensare alle cose quando non sono più dubbie è la causa della metà dei suoi errori”.