PDP Trashware all’ITIS: 3 postazioni nuove per la biblioteca e sperimentazioni

Buongiorno a tutti,
grazie alla disponibilità dell’Istituto Tecnico Merloni-Miliani di Fabriano in queste calde mattinate estive l’associazione di Software Libero PDP ha potuto revisionare 30 PC accumulati negli anni dall’associazione recuperando:

  • 3 postazioni da mettere a disposizione nel MakerSpace della Biblioteca Multimediale R. Sassi di Fabriano
  • 9 PC più datati utili per sperimentazioni volte all’apprendimento della gestione di sistemi GNU/Linux da riga di comando
  • 3 PC “antichi” da mettere da parte per un auspicabile museo del computer insieme con un plotter ad aghi, una stampante a cera e un set notevole di lettori di floppy disk
  • 3 macchine adatte a svolgere il ruolo di piccoli server aziendali o di laboratori

Inoltre sono stati catalogati ben 13 scatoloni di materiale recuperato di componenti per PC. Tutto ciò ha decretato il successo di questa operazione di Trashware con soddisfazione dei partecipanti.

3 ragazzi del PDP immortalati mentre spostano vecchi PC nell'operazione di trashware
Il PDP all’opera con il trashware!

Svolgimento dell’attività

La procedura utilizzata per classificare il materiale è rappresentata dall’algoritmo riprodotto nell’immagine come diagramma di flusso. Un algoritmo è infatti un insieme di passi finiti e ben determinati per raggiungere uno scopo.

Diagramma di flusso delle operazioni svolte per il trashware
Algoritmo per la suddivisione del materiale messo da parte dal PDP negli anni
Ovviamente la nostra attenzione si è focalizzata fin da subito sul ambito dei PC e quindi abbiamo pensato di elaborare delle strategie vincenti e efficienti che ci hanno portato poi a un risultato davvero soddisfacente. Come primo step abbiamo sviluppato alcuni criteri di valutazione per la conservazione di un determinato PC, e sono emersi:
  • Avviamento della macchina
  • Analisi del processore e in base a quest’ultimo determinare l’effettiva catalogazione
  • Architettura e struttura “interessante” (unica o particolare)
A partire da questi criteri ogni PC è stato classificato sia con un codice alfanumerico ordinato (es: “PDP00“) sia con un nome – in gergo hostname – riferito ad alcuni comandi Bash (ad es:“PDP-GREP” o “PDP-SUDO”). Tali comandi “da terminale” sono usati nel mondo Unix e GNU/Linux dagli anni ’70 e ’80 e sono oggi introdotti in una sezione apposita del moderno Windows 10. L’intenzione del PDP nell’adottarli come nomi delle macchine è di trasmettere ai partecipanti all’attività di trashware e successivi utilizzatori conoscenza o almeno un po’ di curiosità su strumenti utilizzati dai professionisti della gestione dei sistemi server e cloud così richiesti oggi nel mondo del lavoro IT.

Conclusioni

L’esperienza è stata sicuramente positiva per noi partecipanti. Si è notato in particolare l’utilità per chi non aveva mai visto un floppy disk, o un sistema operativo vecchio, o ancora non aveva mai scollegato hard disk e RAM da un PC. La nostra intenzione è di rendere operative le nuove postazioni in biblioteca entro il Linux Day 2017 e vorremmo scrivere ulteriori post sull’argomento approfondendo i comandi utilizzati.

Ringraziamo l’ITIS Merloni-Miliani per l’ospitalità di queste mattine nel laboratorio L1 di elettronica e per aver messo a disposizione la propria connettività in doppia fibra ottica, sicuramente un asset importante per gli studenti, i docenti, il personale e tutti i seminari e le attività che in questa scuola si avvicendano!

Vi ricordiamo che le attività del PDP si svolgono da 2 anni principalmente nel MakerSpace della Biblioteca Multimediale di Fabriano il venerdì o il sabato pomeriggio e per ulteriori informazioni si può contattare l’indirizzo info@pdp.linux.it oppure la biblioteca stessa.

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