Il Software Freedom Day (SFD) è una celebrazione annuale sul software libero, che si svolge in tutto il mondo per celebrare le virtù del free/open-source software ma anche per incoraggiarne l’uso a beneficio della comunità. Ieri, 16 settembre 2017, noi ragazzi del PDP abbiamo pensato di prendere parte per la prima volta a questa iniziativa, anche se sapevamo che, dato il recente ritorno dalle ferie/vacanze, non avremmo avuto modo di effettuare per tempo una degna diffusione alla cittadinanza.
Il programma in questione:
- Netdata: cos’è, come funziona e a cosa serve;
- Telegram: i Bot visti da dietro le quinte;
- Richard Stallman: il pioniere del Software Libero.
In prima linea sabato pomeriggio eravamo io, Luca, Giorgio, Costin e Dawid e nonostante fossimo già a conoscenza della filosofia che c’è dietro il Free Software, abbiamo comunque avuto modo di comprendere meglio quanto il contributo di Richard Stallman, fondatore della Free Software Foundation, sia stato fondamentale e sia propedeutico, alla creazione di una community solida e stabile basata sui principi del SL. Tuttavia non va dimenticato un personaggio di spicco come Linus Torvalds, padre del kernel Linux, che grazie al suo sostanziale aiuto ha dato il via a una vera e propria rivoluzione informatica.
Basti pensare che le tecnologie alla base di questa rivoluzione sono installati sulla maggior parte dei server di Internet e in tutti i telefonini Android (4 anni fa ne venivano sfornati 165 MILIONI AL GIORNO, non osiamo pensare quanti siano oggi!). Peccato che al giorno d’oggi ancora non sia scontato dare valore alla propria libertà nell’utilizzo del software e che non basta che un dispositivo sia basato su queste tecnologie affinché gli utenti siano liberi, ma le aziende devono essere sostenute da forti motivazioni e scelte etiche da valorizzare.