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Materiale preparazione astronave al MakerCamp

Una speranza educativa

un articolo di Luca Ferroni in risposta a “una malattia educativa” del giornale locale L’Azione

Licenza: Creative Commons Attribution 4.0 (CC-BY 4.0), citare autore e fonte come: articolo di Luca Ferroni per il giornale L’Azione di Fabriano del 15 luglio 2021.

Buongiorno mondo, dall’8 maggio ho tenuto da parte il nr. 19 del giornale “L’Azione” di Fabriano in cui il direttore Carlo Cammoranesi ha portato alla nostra attenzione il tema dell’emergenza educativa in modo ancor più grave e pressante dell’emergenza economica.

Se guardo nella vita di ogni giorno, penso che porre l’attenzione ad essere educatori, vuol dire essere testimoni di scelte coerenti con il nostro percorso di vita. In caso contrario non possiamo ambire a dare un briciolo di speranza a ragazzi e ragazze perché possano realizzare i propri intimi desideri e sogni.

Allo stesso tempo ritengo che per poter dare speranza siano necessari prospettiva, ottimismo, leggerezza e concretezza. Per questo non credo che possiamo gestire in compartimenti separati l’emergenza economica e quella educativa. Difficilmente troveremo l’ottimismo necessario se non avremo il coraggio di sperimentare metodi alternativi per la distribuzione di ricchezza e di risorse.

Il lato positivo è che questa situazione rappresenta un forte punto di partenza in comune. Oggi la vita ci impone di facilitare le relazioni tra di noi, ritrovare valori condivisi avendo finalmente il coraggio di mettere in discussione quelli che ci hanno accompagnato finora. Non è facile che noi lo ammettiamo, ma se un sistema richiede troppa energia per essere mantenuto, vuol dire che le regole che lo definiscono sono  obsolete e va riscritto. Ci può far paura, ma quale senso migliore di vivere se non per lasciare un mondo nuovo e migliore di come l’abbiamo trovato? E così lasciare un bel ricordo di noi.

Quando sviluppo software faccio questo: evolvo i sistemi. Osservo i bug, errori che io stesso ho introdotto, e dopo un po’ li osservo come un’occasione per superare i miei limiti, i pregiudizi che mi hanno portato ad introdurli. Di solito, quando la situazione sembra troppo intricata, la risolvo più facilmente di quanto credessi distanziandomene, accettandola per quel che è ed identificando uno schema comune che fa funzionare bene insieme parti che apparivano come disconnesse e disordinate.

In questo modo sento come se dessi inizio ad una nuova vita, più armoniosa e positiva per tutti: per me, per i miei clienti, per gli utenti finali e per il software stesso, non più costretto a funzionare in modo inefficiente e inefficace. E credetemi che facendo questo mestiere con questo approccio si diventa anche un po’ filosofi! Come fu il nostro pioniere Alan Turing di cui mi piacerebbe un giorno parlarvi…

Per innovare con metodo scientifico parto dall’osservazione del fenomeno. Il dott. Cammoranesi mi ha offfferto un buon punto di osservazione: “un pervasivo malessere diffuso”, una “società narcisistica”, un futuro trasformato “da promessa a minaccia”. Un nichilismo come mancanza di senso derivata anche dai media, modelli culturali e da una certa categoria di cantanti contemporanei. Poi evidenzia la criticità di “ridurre gli insegnanti a trasmettitori di competenze”, e al fatto che gli stessi docenti, “si sentono mortificati in una gabbia burocratica e un paradigma di istruzione che succhia energia e distrae dal compito educativo”.

Io mi sento uno di questi. Ed ecco perché in questo momento ho dei dubbi se proseguire il percorso come docente nella scuola. 

Cammoranesi prosegue con la “paura (dei giovani) di farsi domande”, contrapposta alla “presunzione (degli adulti) che riversando quintali di retorica su temi importanti si ottenga qualche risultato”. E conclude sulla lettura di un ragazzo durante un’assemblea che termina con la frase “E io sono all’inferno”, il cui applauso è stato interrotto con la domanda: “Che fate? Applaudite uno che dice di stare all’inferno?”.

Parole che mi hanno fatto riflettere come padre di famiglia, ex docente e professionista che intende mettere a disposizione le proprie conoscenze per contribuire al bello nel territorio. Parole che scelgo di guardare in faccia con coraggio ed approfondire. Forse non avrei interrotto quell’applauso, ma mi piacerebbe parlarne insieme al MakerSpace della città, magari con il progetto DOORS selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, e coordinato dal CIES Onlus, il quale si sviluppa su 2 approcci pedagogici contemporanei: pedagogia del desiderio e learning creative learning. Oppure potremmo farlo sempre al MakerSpace semplicemente come individui. Solo noi stessi… in uno spazio dove il tempo si ferma e attraversa le generazioni.

Dal 2014 uno spazio multigenerazionale e multiculturale nella biblioteca di Fabriano. Moderno. Leggero. Per tutte le età. Si formano gruppi di interesse. Si respirano i profumi della Silicon Valley. Si progetta, si gioca, si collabora, con passione. Si ride. Si trascorre il tempo insieme in modo costruttivo. Si fa un percorso. Si creano relazioni con gruppi fuori città: Sigillo, Ancona, Montelupone, Roma, Boston, Salvador De Bahia. È bello.

Uno spazio dove ci può capitare di ascoltare anche la parte viva e divertente dei giovani che se ne escono con frasi del tipo: “per portare avanti un progetto spicy che non sia cringe bisogna prima creare un hype”. Voi lo avete capito quello che ho scritto? 🙂 Io, dalla vecchiaia del mio 42esimo anno, sì. 

A me piace tessere questo filo attraverso i linguaggi, le generazioni e gli interessi e ho scoperto un tesoro bello, unico, che scelgo di non dimenticare mai: siamo solo noi, persone. Alla ricerca di lasciare un ricordo. Serve altro? Credo che questo sia un lavoro utile per il nostro territorio, e mi auguro che qualcuno se ne accorgerà e potrà sostenerlo economicamente con fondi importanti. O anche solo piccole donazioni ci fanno sicuramente piacere. Se condividete potete farle attraverso il sito IoRestoACasa.work

Ma soprattutto dal 12 al 23 luglio i ragazzi del MakerSpace li potete trovare al MakerCamp 2021 organizzato al F-Actory, in via Vittorio Veneto 50, dalle 15:00 alle 18:00. Forse potrete trovare anche me, o forse no, ma che importa? Perché non passate a conoscere questa realtà, portate i vostri ragazzi o vi fermate a giocare solo per la curiosità di incontrarsi? Sono sicuro che se lo farete, potremmo ritrovarci come le star in un nuovo Roxy Bar… e magari senza nemmeno accorgercene. “PIC indolor… fatto? Già fatto” 🙂 … ecco…. forse questa pubblicità i giovani non se la ricordano: un colpo al cerchio e uno alla botte!

Luca `fero` Ferroni per #spicyfabriano

Maker Camp 2021: si vola nello spazio alla scoperta del coding!

Dal 05 al 23 luglio, l’associazione PDP organizza un ciclo di laboratori estivi gratuiti per scoprire le nuove tecnologie divertendosi: il tema è il viaggio su Marte. Il percorso fa parte delle iniziative di DOORS – porte aperte al Desiderio come OppOrtunità di Rigenerazione Sociale – un progetto capofilato da Cies onlus e selezionato da Impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrato alla povertà educativa.

Scoprire il mondo della tecnologia divertendosi: è la scommessa del Maker Camp, il laboratorio estivo dedicato alle discipline STEAM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Arte Matematica) organizzato dal PDP, l’associazione di software libero di Fabriano che coordina le attività locali promosse da progetto DOORS.

I Maker Camp sono laboratori gratuiti offerti ai ragazzi per promuovere la creatività sotto ogni forma, in modo da stimolarli a sviluppare una mentalità da maker, da “smanettoni”, curiosi esploratori delle nuove strade della conoscenza, pronti a condividere le loro scoperte.

Le attività di making permettono ai ragazzi in età scolare di sperimentare l’apprendimento tramite l’utilizzo delle proprie mani e sviluppare un atteggiamento positivo verso i propri fallimenti vivendoli come opportunità. Il tema del Maker Camp 2021 sarà il viaggio nello spazio: i partecipanti simuleranno la preparazione di una missione per Marte, con giochi e attivtà formative che si intrecceranno secondo lo spirito del Learning Creative Learning. Questo approccio all’apprendimento, sviluppato al MIT di Boston sul modello del Costruzionismo del grande pedagogista Seymor Papert, segue le parole d’ordine Play, Peerseer, Passion Projects), promuovendo un apprendimento ludico e cooperativo, basato su un approccio progettuale alla realizzazione delle proprie passioni.

L’edizione 2021 del Maker Camp si svolgerà dal 5 al 23 Luglio dalle 15 alle 18 in maniera ibrida, online e in presenza, ed è completamente gratuito: è possibile iscriversi al link .bit.ly/maker-camp-2021

Tutte le attività saranno supportate sempre anche online per permettere la fruizione anche a chi è impossibilitato a partecipare fisicamente .

Week #1 : Preparazione -Progettazione e costruzione dell’agenzia MakerSpaceY e dell’astronave. Preparazione del viaggio, cibo vestiti e allenamento dei cosmoturisti.

In presenza 5 luglio

Week #2: Il viaggio – Progettazione e costruzione del vettore, intelligenza artificiale, le comunicazioni nello spazio, Huston abbiamo un problema (attività di debugging)

In presenza 12 e 13 luglio

Week #3: Vita su Marte – Progettazione e costruzione di una stazione marziana, giochi , crescita delle piante, trasporti marziani

In presenza dal 19 al 23 luglio

Viene data la priorità ai ragazzi e ragazze dagli 11 ai 14 anni dei comuni di Fabriano, Matelica e Cerreto d’Esi. Il Maker Camp si svolge dal 2014.Grazie a progetto DOORS, le attività di making, promosse secondo la metodologia LCL, sono state portate nelle scuole medie di Fabriano, Cerreto d’Esi e Matelica.

L’edizione 2021 del Maker Camp si svolgerà dal 5 al 23 Luglio dalle 15 alle 18 in maniera ibrida, online e in presenza, ed è completamente gratuito: è possibile iscriversi al link .bit.ly/maker-camp-2021

MAKERSPACE ONLINE: IL PROGRAMMA DEL 10/04

Invito al MakerSpace di Sabato 10 Aprile:
Stanza: https://edumeet.na.icb.cnr.it/makerspace-online

15:00 – ritrovo in plenaria e saluti;

STANZA 1: per ragazzi e ragazze

15:10 – 15:40 Origami con Simone;
15:45 – 16:15 Grafica 3D con Andrei;
16:20 – 16:50 Utilizzare Microbit con Scratch;
16:50 – 17:00 Cosa abbiamo imparato e cosa faremo la prossima volta?

Ci salutiamo tutti e andiamo a fare merenda

STANZA 2: per veri e vere nerd!

15:10 – 18:00 Challenge 5: metti a dura prova la sicurezza del WiFi di casa tua!

Le attività del progetto DOORS proseguono online, con il nostro Maker Space in formato smart learning!